L’insulino-resistenza: sintomi e cause

L’insulino-resistenza è una condizione che aumenta il rischio di sviluppare il diabete¹ .

È una condizione di cui si può soffrire per anni senza accorgersene perché generalmente non scatena sintomi specifici.

Per questo è importante monitorare periodicamente la glicemia.

A cosa serve l’insulina?

L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas² .

L’insulina viene rilasciata nel circolo sanguigno in condizioni basali e, soprattutto, dopo aver mangiato.

L’assunzione di alimenti infatti alza i livelli di glucosio nel sangue e l’insulina ha la funzione di permettere alle cellule di incorporare il glucosio. Il glucosio viene poi usato come energia immediatamente, oppure verrà immagazzinato sotto forma di glicogeno o convertito in tessuto adiposo.

In sintesi: la funzione dell’insulina è di regolare i livelli di glicemia nel sangue.

Cos’è l’insulino-resistenza?

L’insulino-resistenza è un difetto metabolico per cui le nostre cellule rispondono in maniera meno efficace all’azione dell’insulina.

Quando l’azione dell’insulina è meno efficace il pancreas tende a compensare producendo una quantità di insulina maggiore (iperinsulinismo). Come conseguenza possiamo notare un aumento di peso o la possibile insorgenza di diverse patologie, tra cui il diabete³ .

Quando l’insulino-resistenza si manifesta l’organismo non riesce a promuovere una normale omeostasi glicemica. Il glucosio è necessario alle cellule per vivere, per questo, quando le cellule ne ricevono meno, l’organismo produce maggiori quantità di insulina per compensare. In una fase iniziale questa iper-produzione di insulina riesce a compensare la resistenza delle cellule e la glicemia si mantiene nella norma.

Quando si arriva a uno stadio avanzato, invece, l’insulina, anche se prodotta in grandi quantità, non riesce a garantire il metabolismo del glucosio nelle cellule e si arriva a una condizione di iperglicemia. La condizione di insulino-resistenza spesso è quindi associata a una diagnosi di diabete di tipo 2.

Quali sono le cause dell’insulino-resistenza?

Le cause che portano all’insorgere dell’insulino-resistenza non sono note. La condizione appare come una realtà multifattoriale in cui pesano:

• Fattori genetici
• Fattori etnici
• Cattive abitudini (sedentarietà e cattiva alimentazione).

Generalmente l’insulino resistenza interessa la popolazione adulta ed è associata a maggiore rischio a carico del sistema cardiovascolare.

Quali sono i suoi sintomi?

Inizialmente la resistenza all’insulina non dà sintomi perché si compensa la resistenza delle cellule con una maggiore produzione di insulina. Quando invece questa iper-produzione non è più sufficiente, si possono avvertire sintomi quali:

• Maggior appetito
• Stanchezza
• Sonnolenza
• Difficoltà di concentrazione
• Aumento della pressione arteriosa
• Aumento di peso
• Elevati livelli di LDL, il “colesterolo cattivo”

Complicanze

L’elevata concentrazione di zuccheri nel sangue, iperglicemia, può portare all’insorgere del prediabete o del diabete.

Il diabete, a sua volta, nel caso in cui non sia ben compensato può contribuire allo sviluppo di altre complicanze, fra le quali:

• cardiopatie
• retinopatie
• nefropatie
• neuropatie

Come diagnosticare l’insulino-resistenza?

Gli esami utili a diagnosticare questa condizione sono:

• Misurazione della glicemia, generalmente eseguita a digiuno
• Emoglobina Glicata, esame che permette di valutare la concentrazione media di glucosio nel sangue nei tre mesi precedenti al prelievo
• Profilo lipidico, che prevede la misurazione di trigliceridi, colesterolo totale, colesterolo LDL e HDL
• Indice HOMA (Homeostatic Model Assessment), un test in grado di calcolare la sensibilità all’insulina

Consigli per trattare e prevenire l’insulino-resistenza

Oltre ai trattamenti farmacologici, cambiare lo stile di vita è sicuramente consigliato in caso di insulino-resistenza.

Dieta

In caso di insulino-resistenza, scegli alimenti a basso indice glicemico. Limita i grassi saturi e preferisci frutta, verdura, pesce e cereali (preferibilmente integrali)

Attività fisica

Assicurati di riuscire a fare movimento, tenendo a mente che i muscoli sono i tessuti prevalenti nel corpo e sono le sedi di maggior consumo di glucosio. L’attività muscolare quindi contribuisce al metabolismo del glucosio nel sangue.

Si consiglia di praticare 2,5/3 ore di attività fisica settimanale, oppure dai 30 ai 60 minuti di attività al giorno. Puoi scegliere anche un esercizio fisico non troppo intenso, come una camminata all’aria aperta.

Smetti di fumare

Il fumo contribuisce ad aumentare l’insulino-resistenza. Se sei un fumatore, parlane col tuo medico e cerca di smettere di fumare.