Io, tu e l’altro: il diabete tipo 1 nella vita di coppia
Il diabete tipo 1 può essere un vero e proprio “terzo incomodo” all’interno di una relazione d’amore.
Non tutti riescono a parlare apertamente della convivenza con il diabete di tipo 1. A volte parlarne può essere difficile anche con le persone che sono più vicine, come per esempio il partner.
A entrare in gioco ci sono tante componenti psicologiche che hanno a che vedere con il pudore, la riservatezza, l’apprensione, il tentativo di proteggere la persona che amiamo.
La comunicazione nella coppia
La comunicazione è alla base del buon funzionamento di qualsiasi rapporto.
Questo può essere ancora più vero quando fra i partner c’è l’ingombrante presenza del diabete 1, con tutte le problematiche che la gestione della patologia porta con sé.
L’onestà, la chiarezza e la trasparenza con il partner sono importantissime. Essere sinceri, spiegare nel dettaglio cosa è il diabete 1, che implicazioni ha nella vita quotidiana e come si gestisce può essere anche un modo per far sentire il proprio partner amato e importante.
All’inizio il partner potrebbe essere intimorito da tutto quello che gli racconterete.
L’esperienza del diabete 1 ha a che fare spesso con un trauma: è dolorosa, intensa, complicata.
Ma sicuramente è parte di voi, vi ha reso quello che siete e il partner lo capirà e lo accetterà.
La chiave sta nel parlargliene senza drammatizzarlo, ma senza sottovalutarlo: bisogna trovare un equilibrio che possa permettergli di comprenderlo al meglio.
Il diabete 1 nella vita di coppia
Il diabete è una patologia invadente, diciamocelo. Richiede molta pazienza, bisogna seguire un’alimentazione il più possibile controllata, fare attività fisica e aderire alla terapia.
Ogni giorno, 365 giorni all’anno, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.
Non lascia scampo.
Bisogna ricordarsi di portare sempre con sé l’insulina, gli aghi, il glucometro, le lancette e le strisce. E a volte, quando dobbiamo pianificare i pasti o organizzare viaggi può essere un terzo incomodo parecchio ingombrante!
Tutto ciò può essere pesante per il partner ma potrebbe anche trarre beneficio da una routine equilibrata e più sana.
Insieme si è più forti e affidarsi al partner, sostenendosi a vicenda, è la chiave di ogni coppia felice.
Il partner dovrebbe sforzarsi di capire che il diabete 1 può anche influire sull’immagine che abbiamo di noi. La persona con diabete 1 vive monitorando costantemente i suoi valori, temendo l’ipoglicemia e l’iperglicemia e gestendo tutti i disturbi che queste portano con sé (irritabilità, nervosismo, ansia…). Non è sempre facile.
Insegnagli tutto!
È importante sapere di potersi affidare alla persona che amiamo e per questo è utile che il nostro partner sappia cosa fare nel caso in cui fosse necessario il suo aiuto.
Questo vale soprattutto per i momenti di malessere che potrebbero presentarsi, per esempio in caso di iper- o ipoglicemia. È importante che possa aiutare a correggere le glicemie fuori dal range e che sappia anche attuare pratiche di primo soccorso, per esempio iniettare glucagone in caso di ipo- severa.
Non pretendere dal partner che impari tutto e subito. Sii paziente.
La mole di informazioni da gestire è grande e complessa.
Potrebbe essere una buona idea coinvolgere il partner anche quando vai dal diabetologo, o quando fai lo scarico dati della pompa di insulina, o quando ti occupi di gestire la burocrazia che sta dietro al rifornimento di materiale e dispositivi.
E come sempre… ci vuole equilibrio!
Diabete 1 e coppia: una ricerca
Uno studio1 condotto una decina di anni fa negli Stati Uniti ha evidenziato come l’ipoglicemia e le eventuali complicanze tendano a creare problemi al rapporto di coppia, quando uno dei partner ha il diabete 1.
La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista Diabetes Care, è nata con l’obiettivo di comprendere come il diabete 1 influenzi la vita adulta.
A partire da colloqui con persone con diabete 1 e con i loro partner i ricercatori hanno potuto stabilire che il diabete 1 ha due influenze opposte sulla relazione di coppia:
- Ci sono realtà in cui il partner è molto coinvolto nella gestione quotidiana del diabete
- Ci sono situazioni in cui la persona con diabete 1 è totalmente autosufficiente e coinvolge il partner solo se necessario, facendolo sentire poco utile all’interno del rapporto
La maggior parte delle persone con diabete 1 ha espresso sentimenti positivi verso il livello di supporto che ricevono dal partner e hanno dichiarato che la condivisione della gestione della patologia li ha avvicinati. Un piccolo gruppo invece ha dichiarato di vivere molto male la gestione del diabete, che aumenterebbe la distanza emotiva e creerebbe problemi legati alla sfera sessuale. L’ipoglicemia è la prima preoccupazione espressa dai partecipanti ma anche su questo fronte tutti concordano che le tecnologie, con i sensori e gli allarmi, siano strumenti in grado di alleggerire considerevolmente i timori.
