Diabete, piercing e tatuaggi: una piccola guida

Convivere con il diabete non significa non potersi fare un piercing o un tatuaggio.

La “body art” è quel fenomeno di rimodellamento del corpo attraverso tecniche di “abbellimento” o trasformazione e comprende, oltre a piercing e tatuaggi, altre pratiche come la scarificazione o gli impianti sottocutanei.

Se una persona con diabete vuole procedere con una di queste pratiche è importante che sia informata per evitare infezioni e gli effetti collaterali che possono derivare¹ .

Prima di farti un piercing o un tatuaggio pondera bene la tua decisione perché non è facile tornare indietro. I tatuaggi sono permanenti e i piercing, anche se possono essere rimossi, lasciano spesso cicatrici importanti.

Prima di agire, pensaci bene!

Prima di prendere la decisione di farti un piercing o un tatuaggio, prendi in considerazione questi aspetti:

• Assicurati che lo studio di chi esegue tatuaggi e piercing soddisfi tutte le condizioni igieniche necessarie. Alcune infezioni si trasmettono con l’uso di aghi non adeguatamente sterilizzati. Queste infezioni, denominate “a trasmissione parenterale”, includono l’epatite o l’HIV
• Evita le infezioni. I piercing e i tatuaggi creano ferite nella pelle, e devono essere curate con cura. Contrarre un’infezione infatti può contribuire a scompensare le glicemie
• Non è consigliabile farsi un piercing o un tatuaggio se non si dispone di un buon controllo delle glicemie. Essere in un periodo di glicemie scompensate aumenta il rischio di infezioni e può portare a una cicatrizzazione lenta. Migliora il tuo controllo glicemico prima di fare piercing o tatuaggi!

Tatuaggio e piercing: le cose fondamentali da considerare prima di farli

I tatuaggi sono controindicati nei minorenni, nelle donne in gravidanza e nelle persone con disturbi psicologici o della personalità.

Sono anche da evitare in persone che hanno discrasie ematiche, sono in trattamento con anticoagulanti, e soffrono di cardiopatie congenite.

Anche in persone con problemi della pelle come dermografismo, psoriasi o che hanno già manifestato cicatrici cheloidi² .

Il diabete, di per sé, non è una controindicazione al farsi un tatuaggio o un piercing. Bisogna però tenere conto di tutti gli effetti collaterali e le complicazioni che possono insorgere, perché in caso di diabete c’è una maggiore suscettibilità alle infezioni. La persona con diabete infatti ha un sistema immunitario indebolito³ , e bisogna stare attenti agli scompensi metabolici in caso di infezioni.

Le prime cose da fare sono:

• informati sulla tecnica che verrà utilizzata e sulla persona che la eseguirà
• informati sul materiale che verrà utilizzato e assicurati che sia sterile e monouso
• assicurati che i prodotti siano in confezioni monodose e i pigmenti non siano contaminati o allergenici

Le persone con problemi di allergia⁴ dovrebbero prima sottoporsi a uno studio degli allergeni cutanei utilizzati nel tatuaggi ed evitare quelle sostanze a cui sono sensibili. È necessario conoscere i diversi pigmenti e quali componenti contengono.

Il giorno fatidico fatti accompagnare!

Avere un accompagnatore è importante: potresti sentirti poco bene ed è importante che qualcuno di cui ci fidiamo possa aiutarci.

Il tatuatore o chi fa il piercing deve sapere che convivi col diabete.

Ti consigliamo di assumere carboidrati un po’ prima della sessione per evitare di andare in ipoglicemia. Tieni il tuo glucometro a portata di mano nel caso avessi bisogno di controllare la glicemia.

Prenditi cura della ferita

Piercing

I giorni successivi all’applicazione del piercing controlla l’area intorno alla ferita.

Fai attenzione a questi segnali di allarme:

• rossore
• dolore
• gonfiore
• secrezione di pus

Se la pelle si presenta così, è probabile che si sia infettata ed è consigliabile rimuovere il piercing e andare immediatamente dal medico per iniziare il trattamento appropriato.

Tatuaggio

Una volta eseguito il tatuaggio, stai attento a utilizzare saponi neutri senza profumi e evita di toccare la zona direttamente con le mani.

Il tatuaggio va tenuto coperto qualche giorno con una medicazione trasparente per visualizzarne l’evoluzione, la così detta “second skin”.

Se si verificano segni di infezione come dolore, calore, infiammazione e secrezione di pus, è necessario consultare un medico che eventualmente somministrerà pomate antibiotiche locali se l’infezione è superficiale. In caso di infezione dei tessuti molli, il medico potrebbe prescrivere antibiotici sistemici.

Evita di sottoporti a bagni prolungati o a lunghe docce calde per non macerare la ferita.

Non rimuovere la crosta, ma aspetta che cada da sola.

Hai contratto un’infezione?

Se il piercing o il tatuaggio si infettano, aumenta la frequenza dei controlli del glucosio ed esegui il test dei chetoni. Se i livelli di zucchero nel sangue sono alti e sono presenti chetoni nel sangue o nelle urine, consulta immediatamente un medico. Se hai un buon controllo glicemico, il diabete non dovrebbe essere un impedimento a decorarsi il corpo, purché tu sia nelle giuste condizioni e prenda le dovute precauzioni.